Recensione Fitbit Charge HR, il fitness tracker sopravvalutato
Fitbit Charge HR è uno dei casi in cui la tecnologia incontra il mondo del fitness, la nascita di fitness tracker riempie ormai da anni il mercato di grandi e piccoli marchi. Quello di oggi è uno dei più conosciuti, forse perchè si occupa esclusivamente di dispositivi volti all’attività fisica piuttosto che a dispositivi particolarmente tecnologici.
Chiunque abbia una minima infarinatura nel campo della tecnologia, oppure qualsiasi persona appassionata di attività sportiva, capisce di cosa si sta parlando se pronunciamo la parola: Fitbit. L’azienda che, nata nel 2007, si occupa principalmente di produrre dispositivi dediti al fitness. Quello di cui andiamo a parlare oggi è, per la suddetta azienda, uno dei medio di gamma dello scorso anno da loro definito come un dispositivo per il fitness “attivo” che vi permetterà di tenere traccia di ogni parametro che interessa durante l’attività fisica.
Caratteristiche Tecniche
- Monitoraggio ottico del battito cardiaco
- Accelerometro a 3 assi
- Altimetro
- Display OLED
- Impermeabile
- Altitudine operativa massima: 9.144km
- Bluetooth 4.0
Confezione di vendita
Il Fitbit Charge HRviene venduto in 3 differenti dimensioni: Small, Large ed Extra Large ma tutti, comunque, con una larghezza di 21mm. All’interno della confezione troviamo il cavo di ricarica con connettore proprietario (non magnetico) ed uscita USB 2.0 di tipo standard, ed una comoda chiavetta di sincronizzazione wireless. Quest’ultima non è altro che una piccola chiavetta che potete collegare su un vostro pc, in modo da poter sincronizzare i dati del vostro Fitbit sul cloud nel caso in cui non aveste a disposizione uno smartphone (o tablet) con cui effettuare tale operazione.
Il bracciale
Il Fitbit Charge HR, a primo impatto, sembra davvero ben fatto. La gomma ben definita, con un taglio davvero particolare ed un display facilmente visibile da ogni angolazione e luminosità ambientale. Risulta davvero comoda la linguetta che permette di non far “pendere” la parte di cinturino in eccesso una volta che viene ben allacciato al vostro polso e, rispetto alle linguette degli orologi (o di altri bracciali simili) non scorrerà lungo il bracciale, in quanto dotata di un particolare sistema di blocco (in realtà davvero semplice, ma per niente utilizzato).
Battito Cardiaco
Il controllo del battito è continuo, o meglio, ad intervalli brevi e regolari. Nel caso di attività fisica, o esercizi, la rilevazione avviene ad intervalli di un secondo, invece, durante tutto il resto della giornata il monitoraggio risulta continuo ad intervalli di 5 secondi. Inoltre, vi avverte durante quei momenti in cui il vostro battito è particolarmente alto. Come l’azienda ci spiega, la sua precisione dipende dalla fisiologia e dalla posizione del dispositivo indossato. Ma, effettuando diversi test, nel caso in cui sia ben aderente al polso, la misurazione appare davvero precisa.
Batteria
Questo è uno degli aspetti negativi di questo Fitbit Charge HR. La batteria, infatti, dura soltanto 5 giorni (al massimo) ed impiega quasi due ore per caricare da 0% al 100%. Questo, a mio parere, non è un punto a favore di questo dispositivo. Considerato il fatto che una delle funzioni davvero interessanti è quella del rilevamento del sonno e dovrete scendere a compromessi, rinunciando a ciò per una notte a settimana se volete farlo caricare mentre non lo state utilizzando.
Resistenza all’acqua
Il dispositivo non è impermeabile al 100%. Infatti l’azienda ricorda di asciugarlo in caso si trovi il bracciale bagnato a causa di sudore o pioggia mentre lo si indossa. A mio parere questo è un altro punto a sfavore, sarebbe comodo poter tracciare l’attività “nuoto”.
Memoria
Il bracciale permette di memorizzare in locale fino ad un massimo di 7 giorni di attività. In parole povere, potrete evitare di collegarlo a cellulare (o computer) per 7 giorni senza perdere nulla. Cosa succede se arrivate al giorno 8? Ovviamente inizierà a sovrascrivere i dati a partire dal giorno più lontano. A questa piccolissima mancanza ecco che interviene infatti la chiavetta che vi permette di collegarlo a qualsiasi pc, e da li al cloud fitbit.
Interfaccia
Questo è uno dei punti che più vanno a favore di questo Charge HR. Un discorso molto breve deve essere fatto dai dati mostrati sul piccolo, ma comodissimo, display touchscreen del bracciare. Infatti, ci permetterà di vedere: l’orario, i passi, il battito, la sveglia, le notifiche (chiamate). L’interfaccia su smartphone è davvero ben fatta! Infatti, oltre ad essere davvero facile da capire per qualsiasi tipo di utente, ci permette di leggere in modo davvero semplice i grafici creati dai dati raccolti. Oltre a questo, Fitbit mette a disposizione un comodissimo pannello personale accessibile dal browser del vostro pc. L’interfaccia che vedete sul vostro smartphone,ì diventa molto più facile da leggere e da consultare, basta accedere al vostro account Fitbit per aver accesso da qualsiasi computer.
Pareri personali e conclusione
Nonostante sia molto bello da vedere, ottimo a livello qualitativo e garantito da Fitbit, questo fitness tracker non merita ciò che costa. Vi conta i piani che avete salito a piedi sovrastimandoli davvero troppo. Se farete 3 piani, ve ne conterà 30. C’è bisogno di un aggiornamento firmware per ciò, oppure è un limite di questo hardware? La gomma con cui è costituito il Charge HR, nonostante i tanti giorni di continuo utilizzo, lo davvero scomodo e pesante da tenere al polso. Rispetto ad alcuni fitness tracker di fascia bassa, questo traccia davvero tanti esercizi ed ha un cloud ed un interfaccia davvero invidiabili ma, vale davvero la pena spendere oltre 90 euro per un bracciale che ha così tanti punti che fanno discutere? A nostro parere, se confrontato con Xiaomi Mi Band 1S (Pulse) la differenza è davvero poca.. se non completamente assente.
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