Sony Xperia 1 ufficiale: display 4K e snap 855, ma non ci siamo ancora
Da alcune ore si è concluso l’evento Sony che quest’anno ha visto come protagonista assoluto il nuovo flagship Xperia 1, un cambio radicale nel nome della serie di punta che purtroppo non segna grandi cambiamenti sulla realtà dei fatti.
La scheda tecnica è unica, su questo non possiamo certo replicare, ma tra design a batteria, scoprirete insieme a noi che la casa giapponese ha ancora molto da lavorare suoi propri dispositivi rispetto a quanto offerto dalla concorrenza.
Nel corso di questi mesi dobbiamo dare merito alla casa produttrice per essere riuscita a mantenere segreti i dettagli principali del nuovo dispositivo, infatti nonostante tutto l’evento al Mobile World Congress di Barcellona ha sicuramente stupito gli esperti del settore.
Sony Xperia 1: un piccolo passo verso il futuro
Ci troviamo di fronte al primo smartphone Android al mondo dotato di un display 4K OLED con rapporto 21:9 e diagonale di ben 6,5 pollici. Sul pannello vengono utilizzate le tecnologie BRAVIA, esattamente quelle che spesso vedete sui grandi televisori dello stesso marchio.
Purtroppo il design non viene particolarmente stravolto, ci troviamo ancora di fronte a cornici particolarmente generose, lineamenti squadrati ed un sensore per le impronte digitali posto sul frame laterale.
Non poteva certo mancare la protezione del pannello con vetro Corning Gorilla Glass 6, sarebbe sicuramente un peccato danneggiare un display 4K OLED miniaturizzato.
Il formato fuori dagli schemi permette inoltre di osservare i contenuti con la definizione CinemaWide, grazie alla modalità Creator ed al supporto di un’ampia gamma di colori di cui bisogna dare merito anche al processore di immagine X1 che troviamo solitamente sui grandi televisori.
Un bellissimo display non poteva certo camminare con un comparto audio discreto, la multimedialità viene infatti accompagnata da un Dolby Atmos multi-dimensionale.
A far muovere il tutto troviamo il chip di ultimissima generazione Qualcomm Snapdragon 855 octa-core, affiancato da ben 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna (espandibili tramite microSD fino a 512GB).
Fotocamera di altissimo livello
Sul comparto fotografico principale troviamo ben 3 sensori da 12 megapixel prodotti dalla stessa azienda: un 26 mm con apertura f/1.6, un 16 mm grandangolare ed un 52 mm teleobiettivo. Non mancano ovviamente OIS e modalità Slow Motion che permette di registrare clip in FullHD.
Frontalmente, invece, troviamo un sensore da 8 megapixel nascosto ancora una volta da una discutibile cornice sul bordo superiore del display.
Anche in questo caso, comunque, parliamo del “primo smartphone al mondo”. Sony Xperia 1 infatti è dotato per la prima volta nel settore di tecnologia Eye AF che permette di scattare a raffica fino a 10 fps con tracking AF/AE.
Per quanto riguarda la registrazione video, invece, la risoluzione delle clip arriva fino a 4K HDR a 24 fps in 21:9 con Optical Steady Shot, la stabilizzazione ottica ibrida.
Batteria, autonomia e software
Snapdragon 855 e display 4K OLED sono sicuramente i fattori principali che vi faranno capire quanto alto possa essere il consumo di questo nuovo top di gamma. Purtroppo la nota dolente sembra infatti cadere sull’autonomia, ciò a causa della batteria da 3300 mAh che potrebbe fare storcere il naso ai futuri acquirenti.
Fortunatamente ci corre in soccorso un sistema operativo Android 9 Pie personalizzato come sempre dalla casa produttrice, dotato inoltre di modalità Smart Stamina e Battery Care che aiutano a migliorare e preservare lo stato della batteria.
Il software purtroppo sembra essere ancora lo stesso già visto su Xperia XZ3 e XZ3 Compat, con tante applicazioni aggiuntive che vanno ad intasare la memoria interna.
Disponibilità e prezzo
Purtroppo Sony non si è espressa circa la data precisa di commercializzazione, ma immaginiamo di poter vedere il top di gamma sugli scaffali all’inizio dell’estate. Il prezzo ufficiale non è ancora stato specificato, ma considerando la scheda tecnica di alto livello siamo sicuri che il prezzo possa essere superiore ai 1000€ per seguire le orme della concorrenza.