I primi scatti straordinari di OnePlus 7 Pro reggono alla grande il confronto con i migliori top gamma
OnePlus 7 Pro sarà diverso da OnePlus 7, disporrà infatti di una tripla fotocamera posteriore, allo stesso modo dovrebbe essere dotato anche di connettività 5G secondo le speculazioni disponibili in rete. Tuttavia negli ultimi tempi, più che di connettività 5G gli utenti hanno discusso davvero tanto della qualità fotografica dei nuovissimi top gamma. Sicuramente il miglior smartphone attualmente sul mercato sotto questo punto di vista è Huawei P30. Oggi però anche OnePlus 7 Pro ci mostra dignitosamente i muscoli.
I colleghi di Wired hanno provato per qualche giorno OnePlus 7 Pro per testare la sua fotocamera principale e la nuova funzionalità di zoom ottico 3x, il salto in avanti rispetto i predecessori è evidente. Il dispositivo a cui hanno avuto accesso era un modello di pre-produzione “quasi finale”, tuttavia il software era praticamente definitivo, motivo per il quale sono riusciti a sbilanciarsi.
“Dal punto di vista di un fotografo professionista, una delle principali differenze con uno smartphone è lo zoom ottico”, afferma Simon Liu, direttore delle immagini di OnePlus, il più vicino OnePlus a un autore di hardware della fotocamera.“Sui nostri telefoni precedenti, volevamo mantenere un bel corpo del telefono che non fosse troppo spesso, e per assicurarci che l’obiettivo non sporgesse troppo”, dice Liu. “In questo caso, l’input degli utenti nei forum mi ha aiutato a ottenere queste funzionalità sul telefono. Ma abbiamo cercato di trovare il giusto equilibrio sull’intera esperienza del telefono.”
Sebbene lo zoom 3X non sia in grado di battere lo zoom 5X di Huawei P30 Pro lo smartphone ha davvero regalato ottime impressioni sotto ogni punto di vista. Anche le foto contro sole sono venute benissimo, e tutti sappiamo che scattare direttamente contro sole è praticamente impossibile per la maggior parte degli smartphone. Aspettiamoci grandi sorprese da OnePlus 7 Pro. L’appuntamento è fissato per il prossimo 14 maggio.
Fonte | Wired